Grazie ai progressi della ricerca medica, che si avvale dei contributi realizzati anche in altri ambiti, quali ad esempio la robotica medica e l’ingegneria genetica, in media è aumentata la percentuale di guarigione dai tumori. Di contro però si registra anche un aumento delle patologie tumorali negli ultimi decenni, imputabili a diversei fattori. In particolare risultano in aumento i tumori rari. Anzitutto si definiscono rari i tumori che presentano un’incidenza di sei casi ogni centomila persona in Europa. E’ quanto risulta dal Rapporto dell’Associazione italiana registri tumori (L’AIRTUM). I dati sono stati elaborati in collaborazione con l’Associazione italiana di oncologia medica (l’AIOM). Prendendo in esame il solo 2015 è risultato che l’anno scorso sono stati registrati 89 mila nuovi casi di tumori rari, ossia il 25 per cento di tutte le neoplasie riscontrate sul territorio nazionale. La maggior parte di tumori rari si riscontra a livello livello ematologico (7%), all’apparato digerente (23%), a testa e collo (17%), all’apparato genitale (17%),al sistema endocrino (13%), al sistema nervoso (5%).
I sarcomi hanno invece un’incidenza dell’8 per cento. Trattandosi di tumori rari, accade spesso che la diagnosi sia tardiva e anche le strategie terapeutiche per la cura risultano limitate.
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