Oggi 7 aprile si celebra la Giornata mondiale della salute. In questo 2016 l’attenzione è puntata sul diabete. Questa patologia può in effetti definirsi una vera e propria epidemia: nel mondo sono ben 415 milioni le persone affette dal diabete e stando alle ultime stime si calcola che entro il 2040 ne saranno colpite 640 mlioni. Anche nel nostro Paese negli ultimi 30 anni l’incidenza della patologia è raddoppiata e ne sono ammalati circa 3,5 milioni di italiani. Entro il 2030 potrebbe diventare la settima causa di morte a livello mondiale. Secondo l’Oms molto incide la mancanza di attività fisica regolare, continua e costante. L’inattività fisica viene ritenuta infatti responsabile di un milione di decessi. Inoltre sempre secondo l’Oms all’inattività fisica sono ascrivibili il 5% delle affezioni coronariche, il 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori al colon. Inoltre vi è anche l’aumento considerevole delle persone obese o in sovrappeso che in alcuni casi sfiora il 70% della popolazione adulta. Il diabete tuttavia può essere prevenuto: in tal senso sono sufficienti appena 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico, a intensità moderata, che va praticata dagli adulti, anziani compresi, per ottenere dei benefici tangibili sulla salute. Il diabete può prevenirsi anche a tavola seguendo una dieta che privilegi alimenti quali frutta e verdura rispetto ai cibi grassi. D’altronde l’obiettivo dell’Oms è di ridurre del 30% il numero dei morti da diabete entro il 2030.
Per quanto riguarda le ultime novità in fatto di ricerca, l’impiego delle cellule staminali potrebbe aprire un interessante filone di studio. In particolare uno degli obietivi della medicina rigenerativa è di utilizzare le cellule staminali per guarire in maniera definitiva dal diabete. Con le cellule staminali potrebbe curarsi sia il diabete di tipo 1 che di tipo 2.
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