La Corea del Nord renitente alle pressioni internazionali, ha lanciato un altro missile: stavolta il lancio è avvenuto dalla regione orientale di Sondok verso il mar Cinese Meridionale. Il lancio è avvenuto di fatto poche ore dopo che i leader di Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud avevano chiesto al dittatore coreano Pyongyang di porre fine a queste provocazioni. Ma a quanto pare l’appello è caduto in un non cale da parte del massimo rappresentante del paese coreano. Nel corso di questo summit che si è tenuto a Washington sulla sicurezza nucleare sono state messe al vaglio delle ulteriori misure da intraprendere contro la Corea del Nord. In particolare il presidente americano Barak Obama ha sottolineato la necessità: “di attuare in modo vigile le forti misure di sicurezza Onu“. Le nuove sanzioni per Pyongyang sono state introdotte dal 2 marzo scorso dal Consiglio di Sicureza dell’Onu. D’altronde Pyongyang si è dimostrato sempre incurante delle sanzioni dell’Onu approvate in questi ultimi anni ed anzi il 6 gennaio ha effettuato il suo 4 test nucleare e nel febbraio ha lanciato un missile a lungo raggio.
Inoltre la Corea del Nord ha ufficialmente annunciato il blocco dei social, cosa che in effetti accadeva già da tempo: in particolare l’impossibilità di connettersi a Facebok, You Tube e Twitter.
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