Negli ultimi anni la ricerca sul cancro ha compiuto molti passi in avanti grazie alle acquisizioni rese possibili dagli studi derivanti ad esempio dall’ingegneria genetica. Ma questo cammino affascinante della scienza e della medicina alla scoperta della cura radicale e definitiva dei tumori, è soltanto al suo inizio. In particolare una importante novità arriva sul fronte della ricerca. I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston sono riusciti a riprogrammare letteralmente una cellula vivente attraverso un semplice linguaggio di programmazione. In sostanza i ricercatori hano utilizzato un linguaggio basato su testo, quindi lo hanno trasformato in una sequenza di Dna che poi hanno inserito in una cellula. Le istruzioni contenute nel programma verranno quindi eseguite all’interno della cellula. Gli autori di questa ricerca sono riusciti a riprogrammare il noto batterio dell’Escherichia Coli. Insomma allo stesso modo di come si programma un software per un computer, gli scienziati sono riusciti a intervenire nel Dna dei batteri, facendo in modo che rispondessero in determinato modo agli stimoli ambientali. Lo hanno fatto andando ad utilizzare un codice che ha tre valenze, che va a formare circuiti sintetici in grado di ripsondere a diversi input. Così hanno spiegato i ricercatori: “Funziona anche se non si ha molta esperienza e può essere usato anche da uno studente di liceo. Basta premere un tasto e si realizza una sequenza di Dna. I nostri risultati sono una tappa importante nelle ricerche in materia“.
Da questa ricerca potrebbero derivare moltissime applicazioni: si pensi solo alla possibilità di programmare cellule batteriche in grado di rilasciare farmaci contro il cancro o di batteri che potrebbero proteggere le piante dagli insetti. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science.
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