Il riscaldamenro globale sta producendo sempre più danni al nostro pianeta. E’ quanto emerge dai dati del National Snow and ice Data Center dell’università di Boulder in Colorado. Stando a questi ultimi dati i ghiacci del Polo Nord hanno raggiunto un’estensione pari a 14,52 milioni di chilometri quadrati, ovvero 1,12 milioni in meno rispetto alla media. Detto in altri termini l’estensione del mare ghiacciato al Polo Nord si è ridotto di 1,6 milioni di km quadrati, che per dare un’idea di tale misura, corrispondono a 5 volte l’estensione dell’Italia. Così ha dichiarato a riguardo Walt Meier, studioso del ghiaccio marino presso il il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt nel Maryland: “Il nuovo record negativo fa seguito alle alte temperature da record che si sono verificate nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio in tutto il mondo e nella regione artica“. Tuttavia questo record negativo è stato raggiunto un mese dopo rispetto a quello registrato lo scorso anno e quindi la calotta artica ha resistito un mese in più allo scioglimento rispetto alle rilevazioni dello scorso anno, ma la situazione rimane indubbiamente drammatica. Già nel 2014 l’Agenzia spaziale europea (ESA), coordinata dall’Università di Waterloo, in Canada, pubblicato sulla rivista The Cryosphere, ha condotto una ricerca che ha interessato oltre oltre 400 laghi nella regione North Slope dell’Alaska. Dalla ricerca è emerso un quadro drammatico sul futuro dei ghiacci al Polo Nord: nell’anno 2011, probabilmente un vero e proprio spartiacque, la stagione invernale rispetto al 1950 è durata di meno, con i laghi che si congelati 6 giorni dopo e scongelati 18 giorni prima. Ed ancora sempre nel 2014 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che appoggia l’istituzione di un’area protetta al Polo Nord.
Insomma la proposta di un santuario artico per difendere il Polo Nord ha trovato la condivisione anche del parlamento europeo che fa propri gli obiettivi della campagna internazionale “Save the Artic” che ha trovato il sostegno di più di 5 milioni di persone. Bisogna fare in fretta però prima che si arrivi a una situazione irreversibile.
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