La lotta ai tumori in questi ultimi anni ha registrato un aumento dei tassi di sopravvivenza grazie al progredire delle terapie, che sebbene non consentano sempre la guarigione, sono tuttavia in grado di prolungare la vita dei pazienti. In particolare l’avanzamento della ricerca ha interessato il cancro al seno che oggi grazie ai mezzi diagnostici esistenti, può essere individuato fin dalle sue primissime fasi. In particolare l’Università del Michigan in occasione del 251esimo National Meeting & Exposition della American Chemical Society a San Diego, ha presentato una pillola in grado di “colorare” il tumore e quindi di renderlo visibile. In pratica questa pillola che si prende per bocca contiene un colorante che è in grado di legarsi in maniera specifica solo alle cellule tumorali e ai vasi sanguigni che alimentano la neoplasia. In tal modo il tumore si colora e quindi viene evidenziato fin dalle sue primissime fasi di sviluppo.
Questo nuovo metodo potrebbe quindi rivoluzionare la diagnosi di cancro al seno. Per ora è stata testata solo sui topi ma in futuro potrebbe essere utilizzata ad esempio con un’ecoografia, per individuare una eventuale formazione tumorale. Per la diagnosi precoce del carcinoma alla mammella alle donne da 40 anni in poi si raccomanda di sottoporsi periodicamente all’esame mammografico.