Una tragedia che poteva essere evitata con un pò più di accortenza. 13 sono le vittime dell’incidente stradale, avvenuto a
Barcellona nella
Catalogna che ha visto, loro malgrado, vittime 13 ragazze, delle quali sette sono italiane, due tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Erano tutte studentesse dell’
Università Erasmus. Una tragedia che lascia impietriti, soprattutto, per il racconto dell’autore di questo misfatto, ossia il conducente dell’autobus il quale in terapia intensiva, ricoverato, ha dichiarato che tutto questo stillicidio è dovuto ad un colpo di sonno. L’uomo, di 63 anni, è attualmente ricoverato in terapia intensiva per una contusione polmonare. Le sue dichiarazioni ci fanno rimanere esterefatti: “
Mi dispiace, mi sono addormentato“, avrebbe detto ai soccorsi subito dopo l’incidente mortale secondo il quotidiano spagnolo “La Razon”. Il governo catalano ha cosi deciso di proclamare, per lunedì e martedì, due giorni di lutto cittadino. Il mondo piange le vittime dell’incidente; dal
Papa, al Presidente del Consiglio Matteo
Renzi, sono tanti i messaggi di cordoglio. Per una sciagura che poteva essere, ripetiamo, evitata. Le autorità spagnole hanno confermato, purtroppo che le vittime italiane dello schianto del bus in
Catalogna sono sette.
Ecco i nomi: Francesca Bonello; Elisa Valent; Valentina Gallo; Elena Maestrini; Lucrezia Borghi; Serena Saracino; Elisa Scarascia Mugnozza. Le famiglie, sono state informate della tragica notizia ma non hanno ancora effettuato il riconoscimento dei cadaveri, tranne per Valentina Gallo.
