In pieno raccoglimento, assorti in una sorta di dialogo muto, nella memoria turbinano malinconicamente le immagini e i ricordi dei nostri cari. Ci chiniamo e poniamo un fiore sulle tombe dei nostri congiunti. Sono gesti che chiunque di noi avrà fatto nella vita. Tuttavia il caso che ci accingiamo a raccontarvi è più unico che raro. Per venti anni ha pregato e portato i fiori sulla tomba della madre, scomparsa nel 1955. Tuttavia il figlio della donna ha scoperto che in realtà in quella tomba non vi erano i resti della povera madre che invece sono stati spostati. E’ stato il figlio Gianni G., a scoprire nel 2014 che la salma della madre a seguito delle esumazioni disposte dal Comune, in realtà era stata per l’appunto esumata e pertanto nella tomba non vi era più nulla. La notizia è stata riportata dalla Provincia Pavese. Il figlio indignato per quanto scoperto ha deciso quindi di far causa all’amministrazione del comune di Pavia chiedendo 50mila euro di risarcimento.
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