Per ridurre il rischio di mortalità dopo aver già superato un infarto, secondo i ricercatori integrando la propria alimentazione quotidiana con 10 grammi di fibre al giorno, la riduzione del rischio è del 15%.
I ricercatori hanno preso in considerazione 5 gruppi che consumavano differenti quantità di fibre. In particolare il consumo di fibre giovava ai pazienti che ne mangiavano 25 grammi al giorno, attraverso il consumo di crusca e pane integrale.
In base a questo studio emerge come il consumo di fibre non sia soltanto vantaggioso nel diminuire il rischio di un secondo attacco cardiaco, in quanto questo alimento non solo abbassa i livelli di lipidi nel sangue, e il rischio di ipertensione e diabete, ma è utile anche nel favorire la digestione e nel ridurre il rischio di patologie tumorali dell’intestino stesso. La ricerca è stata pubblicata sul British Medical Journal.