La cardiologia negli ultimi anni ha realizzato molti progresssi per quanto riguarda il trattamento dell’infarto. Con le tecniche oggi a disposizione grazie agli interventi sempre più tempestivi, si è ridotta la mortalità dei pazienti colpiti da infarto acuto del miocardio. Insomma in campo cardiologico i progressi della ricerca sono sempre più interessanti. In particolare questi i risultati di una delle ultime ricerche in questo ambito medico: i ricercatori dell’Università di Tel Aviv da Tal Dvir e Ron Feiner cui studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Materials, hanno messo a punto uno speciale cerotto, che potrà aiutare il recupero della funzionalità cardiaca nel caso di insufficienza cardiaca cronica o di infarto. Il cerotto bionico si compone di cellule cardiache, elettrostimolatori e sensori, ed in un prossimo futuro potrebbe addirittura essere utilizzato quale alternativa al trapianto. Grazie a questi sensori e agli elettrostimolatori è in grado di segnalare aritmie e altre anomalie nel ritmo cardiaco ed anche di avviare in tempo reale il rilascio di farmaci. Il cerotto bionico per effetto di questo collegamento con i sensori invia in tempo reale i dati relativi al cuore da parte del medico curante che da remoto potrà provvederà al rilascio dei farmaci. Per i ricercatori in futuro questo nuovo dispositivo tecnologico potrebbe anche funzionare in maniera del tutto autonoma.
D’altronde i ricercatori che hanno realizzato il dispositivo sottolineano come questo cerotto presenti elementi ibridi di elettronica e tessuto vivente, pertanto non è peregrino ipotizzare che nei prossimi anni potrebbe portare a una rivoluzione in campo cardiologico. I ricercatori anzi ipotizzano che in futuro questo nuovo dispositivo tecnologico potrebbe funzionare in maniera del tutto autonoma.
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