Si svolge dal 14 al 20 marzo la Settimana mondiale del Cervello, che in Italia viene promossa dalla Società italiana di Neurologia (Sin). In questa occasione la Società italiana di Neurologia prevede una serie di incontri, convegni e attività per gli studenti delle scuole elementari e delle medie su tutto il territorio nazionale. Maggiori informazioni si possono ottenere a questo indirizzo www.neuro.it. In particolare il tema di quest’anno riguarderà il rapporto tra il tempo e le malattie neurodegenerative. D’altronde il tempo è un fattore cruciale ad esempio in caso di ictus: tale patologia detta anche infarto del cervello in quanto il trombo che si forma a livello dell’arteria impedisce il fluire del sangue alle cellule del cervello, necessita di un intervento tempestivo: oggigiorno il trattamento in fase acuta consiste nel combinare la trombolisi sistemica e la trombectomia meccanica. Entrambe dovrebbero essere eseguite a 6 ore dall’esordio dei sintomi. In tal senso così sottolinea il Prof. Leandro Provinciali, Presidente della SIN, la Società Italiana di Neurologia: “Il fattore tempo è cruciale in medicina e, in particolare, in ambito neurologico. La rapidità e l’accuratezza dell’intervento neurologico, subito dopo la comparsa dei primi sintomi, consentono di ridurre o annullare i danni che spesso condizionano fortemente la qualità di vita dei malati”. Il tempo a causa delle alterazioni che produce è un fattore fondamentale anche per altre patologie neurodegenerative quali l’Alzheimer, la Sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. D’altronde tra tempo e cervello intercorre un vero e proprio legame neuroscientifico in quanto la percezione che il cervello ha del tempo dipende proprio dalla successione delle informazioni che vi giungono.
In particolare il lobo frontale è capace di riconoscere “la sequenza temporale degl ieventi”, ovvero la capacità di porre in una successione logico-temporale ciò che accade, il che presuppone quindi la conoscenza e l’ordinamento di un determinato evento secondo un discrimine temporale (un prima e un dopo).
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