Nel corso di una lunga intervista a LapresseArrigo Sacchi ha fatto delle affermazioni sulla Juventus piuttosto critiche. In particolare nonostante la squadra di Allegri sia riuscita a rimettere in piedi la stagione vincendo 17 delle ultime 18 partite dopo un inizio disastroso e sia agli ottavi di Champions e in finale di Coppa Italia, per l’ex allenatore dei rossoneri la Juventus è vincente solo in Italia mentre arranca in Europa. Queste le parole di Sacchi: ” La Juve è dieci anni avanti a tutte le altre per coesione e competenza. Il suo limite sono i verbi. Noi al Milan ne coniugavamo tre: vincere, convincere, divertire. La Juventus ne coniuga uno: vincere. È una debolezza. Si dirà: Ma in Italia continua a vincere. E io dirò: anche il Rosenborg vince sempre lo scudetto in Norvegia. Ma cosa conta è la Champions League e in Europa la Juventus fatica“. L’ex allenatore del Milan non ha perso la sua predilezione per gli schemi, come dimostra questo ragionamento sull’esistenza di tre tipi di allenatori: ” Io divido gli allenatori in tre categorie. La prima è quella che comprende un piccolo drappello di geni, di innovatori, che mettono il gioco al centro del loro progetto. La seconda è quella degli orecchianti che seguono la moda senza sapere un granché. La terza riguarda quelli orgogliosamente aggrappati al passato, che fanno della tattica esasperata il loro modus operandi, che sono ingessati a un solo sistema di gioco. Max è una via di mezzo tra le prime due: è un grande tattico, sa cambiare in corsa, però non deve accontentarsi solo di vincere”. Insomma per Sacchi, Allegri sarebbe non più di un orecchiante, nel gotha calcistico attuale questi sono gli insigniti da Sacchi: “Stiamo uscendo dalla dittatura tattica del primo non prenderle. Oggi c’è un gruppo di tecnici che porta avanti un’idea diversa di calcio. Chi sono gli eletti? Di Francesco, Spalletti, Sarri, Paulo Sousa, Giampaolo. A Napoli, in curva, nel settore più passionale, ho letto uno striscione che pressapoco recitava così: ci fate talmente divertire che qualsiasi risultato ci va bene. In fondo, il calcio è lo specchio della vita”.
Insomma se è vero che la Juve fa fatica in Champions, va anche detto che è la squadra che è andata più vicino a vincerla negli ultimi anni, basti solo pensare alla finale di Champions persa contro il Barcellona la scorsa stagione.
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