La dieta e le piante che favoriscono la guarigione delle ferite

Attraverso un determinato regime alimentare è possibile favorire il processo di guarigione delle ferite. In particolare se ne parla a Roma in questi giorni nell’ambito del congresso di CORTE, Conferenza italiana per lo studio e la ricerca sulle ulcere, piaghe, ferite e la riparazione tissutale. A illustrare la dieta che può aiutare il processo di guarigione delle ferite è il professor Giovanni Scapagnini del Dipartimento di Medicina e Scienza per la Salute dell’Università del Molise. D’altronde già in tempi antichissimi venivano usate sostanze alimentari ritenute curative, quali ad esempio il miele, di cui la scienza in seguiito avrebbe confermato le proprietà antisettiche. In particolare gli esperti sottolineano che le vitamine A e C contenute negli alimenti sono importanti nel far rimarginare le ferite. La vitamina A ad esempio stimola la ricrescita della pelle, mentre quella C favorisce la formazione del collagene ed è importante anche per la sua funzione antiossidante e per il sistema immunitario. Tuttavia non solo gli alimenti ma anche le piante ci sono d’aiuto per guarire le ferite. Ad esempio tra le sostanze fitochimche di origine vegetale un ruolo importante va riconosciuto alla bromelina, un enzima vegetale contenuto nell’ananas che riduce il gonfiore, il dolore e i tempi di guarigione nel caso di ferite profonde oppure dovute a trauma o a interventi chirurgici.

 

E’ stata anche confermata l’efficacia di piante medicinali quali la Centella Asiatica e l’Aloe vera, quest’ultima utile anche in caso di ustioni. Insomma come ben sapevano gli speziali medioevali, la natura è un medico generoso che sa sempre dispensare un rimedio per le varie affezioni che affliggono l’ìuomo.