1) Domanda d’obbligo: come nasce la passione per Vasco?
Tanti anni fa ero in macchina con un amico e mi fece ascoltare “Brava”. In quel periodo avevo perso 20 chili e stavo male per una ragazza. Quella canzone descriveva esattamente ciò che mi era capitato e che stavo vivendo, così iniziai a piangere. Quello di Vasco era un mondo per me ancora sconosciuto, così ho deciso di approfondirlo.
2) Non tutti hanno avuto la tua fortuna di conoscere Vasco Rossi. Come lo definiresti in tre parole?
Sensibile. Nel nostro incontro è stato attento alle mie domande e premuroso alla mie richieste, si è sempre messo a disposizione. Poi è passionale, è l’artista che abbia cantato meglio le donne. Infine è un “finto” duro ma dal cuore tenero. L’idea del rocker è quella di una persona sicura di sé e aggressiva, ma in realtà si scopre una persona molto sensibile, cosa che si capisce già dalle sue canzoni ma soprattutto guardandolo negli occhi. Anche io come lui mi sento un duro fuori, ma in fondo nel mio cuore sono molto tenero.
3) Come definiresti il Gallo, il bassista di Vasco Rossi che ha anche scritto la prefazione del libro?
Il Gallo (dice sorridendo) è un personaggio, una persone umile e gentile proprio come la moglie Monia. E’ una testa di… una testa calda. Ma lui è realmente un gallo! Mi ha raccontato che a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 andò in tour con Gianna Nannini, e lì ebbe una storia con tutte le amiche della cantante. Così un bel giorno la Nannini gli disse: “La smetti di fare il gallo??”. E’ una persona estremamente gentile, mi ha ospitato a casa sua e mi ha scritto la prefazione del libro. Cosa chiedere di più?
4) Come nasce la passione per la scrittura?
In realtà per me la passione per la scrittura è sempre stata fine a se stessa. Mi piace scrive post sui social network. Questo libro invece è nato per scherzo, pensai di scriverlo come un diario di bordo da leggere dopo 20 anni. Dopo il primo incontro con Vasco pensai di scrivere questo libro come memoria storica personale da raccontare a Vasco (se l’avessi incontrato nuovamente). Un modo per farmi conoscere da lui. Inoltre voglio sottolineare che ho trovato un editore disponibile a pubblicare il mio libro. Pur non conoscendomi né appartenendo al mondo di Vasco, mi ha detto che ha apprezzato il mio modo di scrivere, e che si è calato nel suo sogno personale perché ha vissuto con me quest’esperienza. Trovandomi nel campo dell’editoria ho incontrato un altro editore di Napoli, Luciano Chirico della Edizioni Graf, che voglio ringraziare per la disponibilità.
5) Tra le canzoni di Vasco Rossi scegline una per dare un titolo alla tua vita ed una al tuo rapporto con le donne.
Per la mia vita scelgo una “Vita spericolata”. Vasco è l’anticonformista per antonomasia, mi rispecchio molto in lui. Inoltre sono anche molto egocentrico, cosa che si può capire già dal colore della mia macchina. Come dice Vasco: “Meglio una vita spericolata che una vita di merda”. Per quanto riguarda il mio rapporto con le donne ne devo scegliere due. Una è “Dillo alla luna”, di cui apprezzo molto questi passaggi: “Guardami quando mi parli, guarda se tremo, smettila di parlare, guardando il muro! E se qualcosa mi devi dire, dimmelo duro… Se non mi guardi quando mi parli, non sei sicura. La voglio in faccia la verità e se sarà dura la chiamerò sfortuna!”. La canzone esorta la donna ad essere sincera. Preferisce una cruda verità ad una dolce bugia. Mi rispecchio molto in questo testo. Ho un rapporto “morboso” con la sincerità. Non ho filtri tra bocca e cervello. La sincerità viene prima di ogni cosa. Non conosco omissioni e non accetto le “bugie a fin di bene”. Preferisco litigare anche trenta volte al giorno, per cose futili, ma sento la necessità di essere onesto e trasparente su tutto. Solo così la notte dormo tranquillo. Pretendo lo stesso in qualsiasi tipo di rapporto. Figuriamoci con le donne. So che è difficile, ma troverò quella giusta.
La seconda canzone è “Dici che”. Ecco le mie strofe preferite: “Ma l’amore è così: non è un progetto, non è mai come vuoi tu, e l’amore così è maledetto, non sai mai se durerà perché è giusto così, non fa un difetto, tutto poi si aggiusterà e funziona così a questo mondo… si vedrà!”. Come si evince da questa canzone, l’amore è irrazionale, è pazzo, isterico. Il bello dell’amore è proprio il fatto di potersi innamorare di chiunque. L’amore non si sceglie. L’amore ti sfonda la porta di casa e ti trascina da chi gli pare. Nessuno ti garantisce che duri, ma almeno ci hai provato ed hai “vissuto”. Mai avuto freni. Se amo, amo veramente. Altrimenti preferisco starmene solo. Meglio solo che in due al tavolino, ognuno con lo smartphone in mano.
6) Sei un sognatore che ce l’ha fatta, che ha realizzato il suo sogno di incontrare Vasco Rossi. La prima parola che viene in mente, leggendo il tuo libro, è tenacia. Cosa diresti ai ragazzi che inseguono un sogno?
Di non mollare mai, e di non permettere a nessuno di distruggere i tuoi sogni perché se lo fa evidentemente non ne ha di propri. L’educazione ed il rispetto portano dovunque, ed a questo proposito mi piace concludere con una frase di Samuel Johnson (poeta britannico del ‘700”): “La vera misura di un uomo la si vede da come questo tratta una persona dalla quale non potrà ottenere nulla in cambio”.
7) A questo punto dicci cosa deve fare chi vuole acquistare il tuo libro.
Bisogna scrivere a questa email, impossible.ilracconto@gmail.com, e richiedere l’acquisto del libro. Inoltre per chi è interessato la data della presentazione del libro è Domenica 13 Marzo ore 18:30 alla Feltrinelli di Pomigliano. Chi vuole avere ulteriori informazioni può mettere un like alla pagina Facebook di Emanuele Campasano o collegarsi al sito https://emanuelecampasano.wordpress.com/. Vi aspetto numerosi!
IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL GALLO >>> CLICCA QUI