A 50 anni (11marzo 2016) dalla pubblicazione di
“Auschwitz“, Francesco
Guccini, ha deciso di raggiungere il campo di concentramento che si trova nelle vicinanze di Oświęcim, città della
Polonia meridionale, con il vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e gli alunni della classe 2°B della scuola media Salvo d’Acquisto di Gaggio Montano. Un modo particolare per celebrare un traguardo molto speciale ha spiegato il cantautore che scrisse il
brano nel 1964. “
La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)”, che negli anni a venire sarà ricordata semplicemente come “Auschwitz”, racconta il dramma dei campi di concentramento dalla prospettiva di un bambino la cui anima, dopo la morte, fluttua nel vento. La canzone venne pubblicata due anni dopo. Era il 1966, infatti, quando venne diffusa come facciata B del 45 giri dell
‘Equipe 84. Sulla facciata A, la cover del brano di Sonny & Cher “Bang bang”. La canzone portava la firma di
Maurizio Vandelli e
Iller Pattacini con lo pseudonimo Lunero, perché Guccini non era iscritto alla Siae. Più tardi, però, rivendicò la paternità del testo pubblicandolo nel primo album Folk Beat N.1.
Guccini salirà sul Treno per la Memoria organizzato da Cgil-Cisl-Uil di Lombardia col patronato del Presidente della Repubblica, il 10 marzo. Il viaggio che condurrà ad Auschwitz e Birkenau sarà un’occasione per riflettere e ricordare quell’orrore, perché non si ripeta. Inoltre, le immagini verranno raccolte in un film-documentario diretto da Francesco Conversano e Nene Grignaffini.