Si è conclusa la 43ma edizione del
NauticSud, Salone Internazionale della Nautica. La kermesse dopo una breve pausa a causa della profonda crisi subita dal settore della nautica da diporto, è ritornata prepotente facendo registrare una discreta affluenza di pubblico (privati ed operatori di settore) alla
Mostra d’Oltremare di Napoli che l’ha ospitata. Solo nel primo fine settimana le biglietterie avevano fatto registrare oltre le 40 mila presenze, ma è andata bene, secondo i dati diffusi dagli organizzatori, in tutto il periodo di esposizione della fiera navale (27 febbraio – 6 marzo 2016) dove sono state messe in “vetrina” 120 aziende e 250 barche sia internamente nei 6 capannoni messi a disposizione dell’Ente Fiera Oltremare, che nei 3 mila metri quadrati di area espositiva all’aperto.
La manifestazione è stata organizzata dalla Mostra d’Oltremare in sinergia con l’Associazione Nautica Regionale Campana ed ha permesso, in primis, di far tornare Napoli al centro della nautica internazionale, ma anche di aprire dibattiti molto importanti per il settore, come le problematiche tecniche della cantieristica in Italia, i ruoli occupazionali del mondo della nautica e la trasformazione del mercato e della tipologia di clientela.
“La cantieristica italiana è pari al 38% della produzione mondiale – hanno spiegato i consiglieri Ucina (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie navali) Vincenzo Nappo e Renato Martucci – i dati ufficiali aggiornati a giugno 2015 rilevano tra unità ordinate e unità in completamento, che sono in costruzione in Italia 411 nuovi yacht e in questo settore la Campania si classifica, soprattutto nella gamma di imbarcazioni piccole e medie, tra le prime Regioni per la produzione”.
