Un team di ricercatori della Cornell University in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ha messo a punto una nuova pelle in versione hi-tech che presenta delle caratteristiche molto interessanti. Intanto si illumina e cambia colore se viene sfiorata ed inoltre può allungarsi fino al 500%. I ricercatori per realizzarla hanno preso a modello quella dei cefalopodi, in particolare quella dei polpi. L’obiettivo futuro è che questa speciale pelle tecnologica possa andare a rivestire i robot. Questa pelle il cui acronimo è HLEC (hyper-elastic light-emitting capacitor) si compone di diversi strati di silicone al cui interno sono inseriti elettrodi di idrogel e particelle di solfuro di zinco, rame e manganes e che quando sono attraversate dall’elettricità emettono luce a lunghezze d’onda differenti. Al momento questa pelle ispirata a quella dei polpi, è stata già utilizzata per rivestire un braccio robotico.
Barbara Mazzolai, ricercatore dell’Iit e coordinatore del centro di microbiorobotica, spiega che la strada della ricerca è tracciata nel senso di : “rendere i robot sempre più sicuri nell’interazione con l’uomo.La capacità dei cefalopodi di mimetizzarsi è ancora lontana ma questo potrebbe essere un primo passo in avanti per creare in futuro qualcosa in grado di “nascondersi” proprio come fanno i polpi”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science.
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