Il solaio crollato fa parte di una palazzina da cui si accede per arrivare al museo ferroviario. In base a quanto è stato fin qui possibile ricostruire, pare che la persona morta e i due feriti fossero impegnati nei lavori di ristrutturazione della stazione. Tre dei cinque operai presenti sono stati travolti dal cedimento del solaio. Purtroppo per Raffaele Di Francesco di 56, di Qualiano, padre di due figli, non c’è stato nulla da fare, l’uomo è deceduto sul colpo. Andrea Carusone di 46 anni e suo nipote Giuseppe sono rimasti invece feriti, la prognosi è riservata ma non sono in pericolo di vita.
Si tratta però di una zona già interessata dai crolli. Solo 5 mesi fa, il 5 febbraio scorso, alcuni calcinacci della Villa D’Elboeuf, dimora settecentsca nel comune di Portici, crollarono sui binari dell linea ferrioviaria Napoli-Salerno. Per fortuna non ci furono vittime perché in quel momento non passavano convogli.
Insomma siamo sempre alle solite, per citare i versi di una famosa canzona di De Andrè lo Stato si costerna, s’indigna, si impegna
poi getta la spugna con gran dignità. Per mobilitarsi deve scapparci sempre il morto e tavolta neanche questo è sufficiente.