Tragedia in
Puglia. Un
ragazzo di 13 anni di Trinitapoli domenica sera è morto dopo aver giocato una partita di
calcetto con i suoi amici. Pio Molinaro, questo il nome dello sfortunato ragazzo, si è sentito male negli spogliatoi. All’inizio è stato assistito dagli stesi compagni. D’altronde all’interno di questa struttura sportiva nel quartiere Padre Pio, un campo di calcio di proprietà comunale dato in gestione a un privato non vi era un
defibrillatore. Dopo mezz’ora dalla chiamata del 118 da parte dei genitori, sul posto è intervenuta un’ambulanza tuttavia a bordo non c’era un medico nè tantomeno un defibrillatore. Questo è quanto ha raccontato lo zio del ragazzo che ha aggiunto anche che con l’intervento della prima ambulanza c’è stato un frangente in cui il ragazzo ha ripreso conoscenza, ma poi le sue condizioni sono nuovamente peggiorate. Il medico a bordo della seconda ambulanza provvista di defibrillatore ha provato in tutti i modi a rianimarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. All’osperdale di Barletta dove è stato ricoverato, i sanitari hanno dato la terribile notizia della morte del ragazzo ai loro genitori.
La Procura di Trani ha disposto l’autopsia per accertare se la presenza di un defibrillatore avrebbe potuto salvargli la vita. Intanto questa è la nuova normativa in materia di defibrillatore come potete leggere in questo articolo del 15 gennaio scorso.