Una 30enne rumena svolgeva il suo lavoro presso una gelateria a Roma in via di Ripetta. Proprio nulla lasciava sospettare che fosse coinvolta nei fatti accertati dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma. In realtà la donna era ricercata fin dal novembe del 2014, per effetto di un mandato europeo emesso dalla Corte di Appello di Liegi . La donna doveva scontare 4 anni di reclusione per dei reati connessi con l’attività di prostituzione che aveva organizzato in una città del Belgio negli anni 2012 e 2013. Stando a quanto è stato accertato dalla polizia belga, le reali attività della ragazza rumena sono state scoperte a seguito della denuncia fatta da un’altra donna che ha risposto a un falso annuncio riguardo ad un’opportunità lavorativa in altri paesi pubblicato in Romania. La ragazza invece è stata relegata in una camera d’albergo e le sono stati sequestrati passaporto e cellulare, quindi è stata costretta a prostituirsi. Tuttavia è ruscita a scappare e quindi ha denunciato tutto alla polizia. La dona rumena che faceva la gelataia a Roma dovrà rispondere quindi dei reati di
istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.