Obesità infantile, emergenza in Italia: i genitori sottovalutano o non si accorgono del problema

Stando a una indagine condotta da Altroconsumo l’obesità infantile rappresenta un’emergenza in tutti i paesi industrializzati, tuttavia in Italia il problema assume una dimensione ancora più preoccupante. L’indagine ha preso in esame 20mila famiglie italiane con figli sotto i 10 anni. Dai dati emerge che i bambini in sovrappeso sono il 20,9%, quelli obesi il 9,8%. In particolare nelle regioni del Centro e del Sud risultano in sovrappeso il 20,9% dei bambini, quelli obesi il 9,8%. Quel che di significativo emerge da questa ricerca è che sono proprio i genitori a sottostimare il problema: a vederli in sovrappeso è solo il 17% mentre gli altri genitori tendono a sottovalutare questi aspetti legati alla dieta dei propri figli o quanto meno sottovalutano i rischi per la salute derivante dal sovrappeso e dall’obesità. A determinnare questa situazione è il troppo tempo passato dai ragazzi a guardare la televisione o a giocare ai video-giochi. A completare il quadro si unisce anche la poca attività fisica. Ed anche a scuola alle ore passate sui banchi non corrisponde un tempo adeguato passato all’aria aperta o allo svolgimento di attività fisiche. Tuttavia di contro vi sono anche famiglie in cui i genitori si preoccupano che i loro figli seguano una dieta corretta assumendo cibi salutari (79%), o che vietano ai ragazzi di mangiare davanti alla tv o ai videogiochi (67%), e di portare il cibo in camera (89%) e che coinvolgono i ragazzi finanche nella preparazione dei pasti (35%).

 

In realtà già da una precedente ricerca era emerso come l’obesità infantile unita alla sedentarietà riguardi molto da vicino il nostro paese. In particolare dal sistema di sorveglianza “Passi” dai dati rilevati dal 2011 al 2014 emerge come il sovrappeso e l’obesità sia favorito da una scarsa attività fisica.