Le allergie in particolare per quanto riguarda i bambini in questi ultimi anni hanno fatto registrare un vero e proprio boom di casi. Tuttavia stando alle linee guida internazionali della World Allergy Organization (Wao) che si occupa della prevenzione delle malattie atopiche e autoimmuni, l’utilizzo e la somministrazione di probiotici fin dalla gravidanza e nell’arco del primo anno di età si è rivelata in grado di ridurre l’incidenza nel 50% nei neonati ad alto rischio.Tuttavia è ancora raro che medici pediatri e ginecologi prescrivano questi probiotici a scopo preventivo. I probiotici non sono tutti uguali per cui è sempre bene consigliarsi col medico. In particolare l’utilizzo di alcuni ceppi probiotici nel corso della gravidanza riduce del 9% il rischio di eczema nei bambini, inoltre se se l’assunzione prosegue durante l’allattamento e lo svezzamento, la probabilità di sviluppare malattie atopiche si riduce ulteriormente del 15 e del 5%. In particolare poi le proprietà più interessanti dei probiotici sono state osservate nel Lactobacillus rhamnosus GG, di cui già si conoscono le quualità in quanto è stato testato in ambito pediatrico e neonatologico per il trattamento delle gastroenteriti infettive e della diarrea.
Tale probiotico ha raggiunto i risultati migliori rispetto ad altri ceppi (usati da soli o in combinazione), nel ridurre la prevalenza di disturbi allergici anche del 50%.
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