Il comitato di esperti convocato dall’Oms nel corso di una conferenza stampa a Ginevra ha decretato lo stato di emergenza riguardo al virus Zika. Le misure dell’Organizzazione Mondiale della Sanità approvate dal direttore Margaret Chan elevano quindi il virus Zika ad Emergenza internazionale. Stando alle stime dell’organizzione Mondiale della Sanità nelle Americhe il virus potrebbe contagiare 3 4 milioni di persone. In tal senso il governo brasiliano raccomanda alle donne di non viaggiare nel paese in occasione delle Olimpiadi del 2016 in quanto vi è il pericolo che il virus possa indurre una malformazione nei feti provocando la microcefalia. D’altronde il virus trasmesso dalla zanzara Tigre è già arrivato in Europa, in Italia sono stati segnalati già 4 casi. Il virus si contrae tramite la puntura della zanzara appartenente alla specie Aedes. I microbiologi italiani dell’Amcli, in particolare sottolineano che il problema si porrà nella stagione di attività biologica delle zanzare: “Il contagio non può avvenire tra uomo a uomo. Se una persona torna nel nostro Paese con il virus Zika nel sangue e viene punto da una zanzara, questa diventa portatrice in grado di infettare la persona che punge dopo e via di seguito”. I microbioogi temono che: “Se questa catena non si ferma subito si può innescare un focolaio autoctono che può assumere anche dimensioni rilevanti o portare il Paese a diventare endemico”. Insomma per i microbiologi le Regioni si devono attrezzare con un centro regionale di riferimento per una diagnosi precoce dell’infezione, come avviene già per le infezioni di Dengue, e di Chikungunya, virus che vengono trasmessi dalle stesse zanzare. Riguardo alle modalità di trasmissione il virus Zika viene veicolato solo dalle zanzare della specie Aedes Aegypti ma non da persona a persona, tranne il caso della madre e del feto. I sintomi sono gli stessi di quelli provocati dalla dengue o della febbre gialla, ovvero febbre lieve, eruzioni cutanee dolori articolari e occhi rossi. mal di testa e artralgie, che compaiono tra i 3 e i 12 giorni dopo la puntura della zanzara vettore e possono durare da 2 a 7 giorni. Circa una persona su quattro non sviluppa sintomatologia. Al momento non esiste alcuna cura per cui è importante attuare la massima prevenzione.
Fondamentale, dato che al momento non esiste alcuna cura per questo virus, è di evitare la proliferazione delle zanzare che sono il vettore dell’infezione: ad esempio è bene evitare ristagni d’acqua, utilizzare zanzariere e prodotti repellenti ed evitare di esporsi soprattutto al tramonto.
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