Peccatori di tutto il mondo, è ora di aggiornare la vostra “lista peccati”. La Chiesa si mette al passo con i tempi, così oltre ai “soliti” peccati legati soprattutto ai dieci comandamenti e ai dettami della Santa Sede, adesso bisognerà confessare anche i propri peccati internauti e tecnologici. Il 3 ed il 4 febbraio al Santuario di San Gabriele, in provincia di Teramo, per i padri confessori si terranno corsi di aggiornamento sui peccati digitali, oltre a ricordare quali sono quelli tradizionali. Tra i peccati tecnologici condannati dalla Chiesa c’è l’uso improprio della chat, cioè fingere di essere un’altra persona. Allo stesso modo è considerato peccato creare un profilo fake sui social network, o peggio ancora impossessarsi dell’account di qualcun altro. All’indice anche il phishing, cioè la pratica di inviare false e-mail al fine di spillare qualche soldo agli sprovveduti. E’ vietato dalla Chiesa anche utilizzare profili di Facebook, Twitter e Instagram per diffamare una persona, peccato che può essere considerato una sorta di stalking.
Nel mirino della Chiesa anche la pirateria, è peccato usare programmi craccati, oppure vedere film piratati, ascoltare musica piratata ed accedere alle pay tv senza pagare. Il peccato più grave resta quello di guardare film e video a luci rosse, sia su siti piratati che sui siti “ufficiali”.
Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie di terze parti
Questo sito utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari e Google Adsense per monitorare il comportamento dell'utente in relazione ai banner pubblicitari.