Mari sempre più poveri di ossigeno: le specie anfibie si trasferiscono sulla terraferma

L’aumento delle temperature degli oceani a causa del riscaldamento globale sta producendo anche delle conseguenze a livello degli equilibri degli ecosistemi marini. In particolare i ricercatori dell’Università di Firenze, coordinati da Stefano Cannicci, con la collaborazione dei colleghi dell’Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research, il più autorevole istituto per lo studio dei cambiamenti climatici in Europa, hanno studiato i granchi delle coste rocciose toscane, il cui adattamento a queste nuove condizioni climatiche ha permesso di ricostruire una tappa fondamentale del processo evolutivo, ovvero quella che ha permeso il passaggio degli antenati marini alle specie terrestri. I ricercatori hanno preso in esame i granchi delle coste rocciose della Toscana, appartenenti alla specie Pachygrapsus marmoratus, raccolti a Calafuria. Questa specie di granchi a causa dell’innalzamento delle temperature delle acque è passato da una respirazione acquatica a una aerea per far fronte al riscaldamento delle acque che si sono impoverite di ossigeno. Questo passaggio delle specie anfibie da una respirazione acquatica ad una aerea conseguente alla colonizzazione delle terre emerse, rappresenta un nodo fondamentale del processo evolutivo.