La celiachia è una malattia dell’apparato digerente che impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. In particolare chi è affetto da celiachia risulta intollerante al glutine, che è una proteina contenuta nel grano, ma anche nell’orzo e nella segale. Tuttavia tracce se ne possono trovare anche in alcuni farmaci, integratori o altri alimenti, quali burro, cacao. La celiachia che si traasmette per via genetica può manifestarsi a seguito di un intervento chirurgico o dopo la gravidanza. I sintomi generalmente consistono in gonfiore e dolore addominale, dissenteria, vomito, costipazione, feci pallide, maleodoranti e oleose, dimagrimento. In particolare stando alì’ultima rilevazione da parte del Ministero della Salute (2014) sono in aumento i casi di celiachia: 172.197, cioè ottomila in più rispetto all’anno prima e oltre 23mila sul 2012. E la conta si ferma ai soli casi diagnosticati, perché le stime dicono che in Italia si potrebbe arrivare anche a 600mila. La relazione è stata presentata dal ministro della salute Beatrice Lorenzin che così si è espressa a riguardo: “La salute è un diritto di ogni individuo ed è importante fornire ai cittadini tutte le informazioni che possano contribuire a renderli consapevoli e a promuovere comportamenti utili alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura delle principali patologie“. Ed ancora: “Dopo la diagnosi, saper gestire la propria condizione di celiaco è il punto di partenza per poter organizzare la propria giornata e la propria vita sociale in modo consapevole e sereno”. Ad esserne colpite sono in maggioranza le donne rispetto agli uomini.
Riguardo alla distribuzione geografica il 48% circa dei celiaci vive nel nord Italia, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l’11% nelle Isole. Entrando ancora più nello specifico la regione con il maggior numero di celiaci è la Lombardia (quasi 30.500 celiaci), seguita dal Lazio con 17.355 e dalla Campania con 15.509. Per i celiaci è quindi fondamentale una corretta educazione alimentare. In particolare seguire una dieta gluten free è l’unica opzione terapeutica realmente valida.
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