Per quanto riguarda la lotta all’Isis così il capo del Pentagono Ashton Carter si è rivolto nel dicembre scorso al ministro italiano della difesa Roberta Pinotti: “Apprezziamo profondamente l’impegno dell’Italia in questa lotta, tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare“. A rivelarlo è il New York Times che ha ottenuto la lettera dal sito Wikilao. Quel c’è molto lavoro da fare va interpretato nel senso che gli Stati Uniti che stanno intensificando le azioni di contrasto all’Isis sul piano bellico, chiedono e si aspettano che anche gli alleati della coalizione anti-Isis diano un maggiore contributo per quanto riguarda gli interventi sul piano militare. In particolare gli italiani possono inviare più addestratori e personale aggiuntivo per aiutare nelle operazioni di sorveglianza, intelligence e di ricognizione. D’altronde le nostre forze militari hanno già dato un contributo importante nel sovrintendere all’addestramento delle forze di polizia irachene poi utilizzate per prendere il controllo delle città occupate dallo Stato Islamico.
A Parigi la scorsa settimana in questo senso sempre Ashton Carter così si è espresso: “Ho personalmente contattato più di 40 Paesi per chiedere di contribuire alla lotta contro Isis con più forze speciali, più voli di ricognizione e raid aerei, armi e munizioni e personale da addestramento“.
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