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Stop ai test sugli animali: esistono alternative valide per rilevare la tossicità dei farmaci

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Sperimentazione animali

La sperimentazione sugli animali per la scoperta di nuovi farmaci non costituisce una tappa obbligata in quanto esistono alternative valide che possono condurre a rsultati altrettanto efficaci. D’atronde da anni ci si interroga da un punto di vista etico riguardo alla liceità di tale pratica che spesso comporta delle sofferenze per gli animali che vi sono sottoposti. Che i test sugli animali non rappresentano una via obbligata per la scoperta di nuovi farmaci, è stato dimostrato da uno studio condotto dall’Agenzia Usa per la Protezione dell’Ambiente (EPA), e dall’Agenzia del Farmaco (FDA, o Food and Drugs Administration. I ricercatori hanno messo a confronto i test condotti sia su colture di cellule umane (in vitro) che su modelli animali (in vivo) proprio per valutare quale dei due metodi rsiultasse più efficace. In tal modo hanno analizzato oltre 10mila sistanze. Dal confronto è emerso che le le colture di cellule siano più che sufficienti al fine di rivelare la tossicità delle sostanze analizzate. Così commenta Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Settore Vivisezione: L’uso degli animali a fini sperimentali, metodo mai validato scientificamente, ha permesso di immettere sul mercato centinaia di migliaia di sostanze tossiche come pesticidi, droghe, interferenti endocrini e inquinanti. I test tossicologici eseguiti su animali hanno un «costo» elevato sia in termini di vite animali che in termini monetari. I metodi di ricerca che non fanno uso di animali sono già la scienza del futuro e bisogna investire in questo settore per ragioni etiche, verso l’uomo e verso gli animali, e per preservare l’ambiente. Sul piano scientifico, in tossicologia come nello studio del cancro, non si conosce il valore predittivo per l’uomo dei test condotti su animali, basti pensare che la concordanza dei risultati tra ratti e topi è solo del 57%. La Sperimentazione animale ha il 92% di fallimento sull’uomo: ciò comporta una crescita vertiginosa dei costi per la ricerca”.

 

Insomma come dimostrato da questa ricerca esistono alternative valide ai test condotti sugli animali.

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