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Individuato il gene della memoria, per gli scienziati è il “Gps” del cervello

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Genetica
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Era già noto dal 2007 il “gene architetto”. All’epoca fu una ricerca italiana ad individuare il cosiddetto “Gps” del cervello. Oggi è sempre un team di scienziati del nostro paese a gettare nuova luce sulle doti di Coup-Tfi gene che, secondo gli esperti, è fondamentale per il corretto sviluppo di quell’area cerebrale simile a un “cavalluccio marino” – l’ippocampo – responsabile della memoria. Coup-Tfi viene identificato come il primo gene che ne controlla la forma. In sua assenza l’ippocampo presenta una testa molto piccola e questa alterazione provoca un’incapacità di memorizzare elementi nello spazio circostante, una sorta di anomalia nel sistema Gps del cervello. La scoperta pubblicata su Cerebral Cortex è stata sostenuta dalla Fondazione Telethon, grazie al lavoro di ricerca coordinato da Elvira De Leonibus dell’Istituto Telethon di Pozzuoli e responsabile del Laboratorio di neuropsicofarmacologia dell’Istituto di genetica e biofisica (Igb) del Cnr. Fino a oggi era risaputo che eventi come gli ictus possono causare disturbi cognitivi distruggendo porzioni specifiche dell’ippocampo, ma non era mai stata identificata alcuna causa genetica che potesse influire sulla sua crescita volumetrica e quindi sulla formazione dei ricordi.

 

Gli esperti hanno anche osservato come in assenza del gene custode del “Gps” cerebrale, mantengono invece dimensioni normali il corpo e la coda dell’ippocampo, importante quest’ultima per la formazione delle memorie emozionali e per la regolazione degli stati emotivi, come l’ansia.

 

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