A seguito di un incidente stradale ha finto di essere rimasta invalida. La donna, una 40 enne residente nell’alto varesotto, ha chiesto e ottenuto un risarcimento dalla sua compagnia assicurativa. Oltre a ciò percepiva anche la pensione di invalidità al 100% con indennità di accompagnamento. In realtà il giorno dell’incidente era stata dimessa subito dal pronto socorso e dal referto medico stilato dai sanitari non si evidenziava alcun deficit neurologico o patologia invalidante. I militari della Guardia di Finanza quindi hanno preso a pedinarla per un po’ scoprendo che la donna non solo si muoveva da sola per andare a fare shoppihìng, la spesa o per sbrigare pratiche, ma lavorava anche saltuariamente come commessa di un negozio. Inoltre nei finesettimana era solita trascorrerlo in montagna alla ricerca di funghi. La successiva visita medica da parte della commissine medica dell’Inps ha determinato l’interruzione della corresponsione dell’indennità di invalidità, circa 14mila euro.
La donna dovrà rispondere quindi sia per il tentativo di truffa perpetrato ai danni dell’assicurazione, a cui aveva chiesto e ottenuto più di 200mila euro di risarcimeno e anche del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato per la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento indebitamente percepita.
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