Numero di Bandi e svolgimento prove
I bandi sono tre, uno uno per la scuola dell’infanzia e primaria, uno per le medie e superiori e l’ultimo per sostegno. I bandi saranno resi pubblici la prima settimana di febbraio, mentre le prove inizieranno per i primi di marzo, a giugno quella orale ed a settembre quindi i nuovi insegnanti saranno in classe portando questa ventata di innovazione dettata dalla riforma della scuola. Si tratta quindi di tempi strettamente cadenzati in calendario. Al nuovo concorso, tenendo conto di dati forniti dalla Giannino, dovrebbero partecipare non meno di 200mila candidati. In sostanza su 3 partecipanti, 1 è destinato a vincere il concorso. Riguardo allo svolgimento delle prove: Intanto non ci sarà alcun test preselettivo per rispettare la professionalità del personale già abilitato. La prova scritta verrà eseguita al computer. Come ha precisato il ministro del’Istruzione bisognerà rispondere non a quìz, ma a quesiti a risposta aperta, di cui un quarto di lingua straniera, mentre quella orale consisterà nella simulazione di una lezione e avrà la durata di 45 minuti. Molta importanza verrà data alla conoscenza della lingua straniera. Si avranno due ore e mezza di tempo per rispondere alla prova scritta, mentre quella orale durerà 45 minuti e consisterà nella simulazione di una lezione, di cui gli ultimi 10 minuti saranno dedicati all’esame di una lingua straniera. Per la prova di laboratorio riguardante le materie tecniche si prevede una terza prova laboratoriale dove gli aspiranti docenti dovranno dare prova delle abilità in possesso e dovranno illustrare come trasferire agli alunni le conoscenze acquisite. Il MIUR specifica che il gli aspiranti docenti per superare brillantemente la prova scritta devono raggiungere un’ottima preparazione teorica, capacità di sintesi, impegno e concentrazione. Inoltre le risposte ai quesiti devono essere chiare, semplici e sintetiche. Davide Faraone, sottosegretario all’istruzione, ha definito il nuovo concorso per la scuola: “innovativo, introduce elementi che intendiamo mettere in campo anche in futuro ed e’ lo spartiacque tra presente e futuro“. Ed ancora: “noi siamo molto fiduciosi e crediamo di riequilibrare le richieste delle scuole che non siamo riusciti a soddisfare fino ad adesso, perché il potenziamento non sempre è stato coerente“.