In arrivo il picco
stagionale dell’influenza e come sempre i più sensibili al virus sono
i bambini: nella settimana 11-17 gennaio l’incidenza media è stata pari a 2,54 casi per mille assistiti, con 5,9 casi su mille nella fascia di età 0-4 anni, 3,4 nella fascia 5-14 anni, 2,6 nella fascia 15-64 anni e 1,1 tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni. Bisogna però sottolineare che si tratta di valori inferiori a quelli raggiunti nelle precedenti stagioni influenzali. “Nel
2016 resteremo lontani dai
6.300.000 casi registrati nel 2015 – commenta
Antonino Bella, responsabile della rete InfluNet -. La settimana scorsa abbiamo registrato circa 100mila casi. Il ritardo rispetto alle previsioni effettuate in precedenza è dovuto proprio alle temperature miti delle scorse settimane”, spiega l’esperto. “Occorre proteggere la pelle e fare attenzione al sistema cardiovascolare”, avverte
Claudio Cricelli, presidente della Simg-Società italiana di medicina generale.
L’Oms raccomanda il vaccino
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’influenza può arrivare a contagiare fino al 20% della popolazione, a seconda dei virus in circolazione.
I più a rischio di forme gravi e complicazioni sono le donne in gravidanza, i bambini, gli anziani, le persone immunodepresse e i malati cronici, che insieme rappresentano il 36% della popolazione in Europa, pari a circa 180 milioni di persone. L’epidemia della stagione passata è stata molto forte, e si sospetta che abbia contribuito a un insolito numero di morti premature tra gli anziani, si stima 217mila solo in Europa, molte delle quali dovute solo all’influenza.