Si conferma importante il contributo delle rinnovabili:
il 40% della produzione è “green”. In dettaglio, la produzione nazionale netta (270,7 miliardi di kWh) è in crescita dello 0,6% rispetto al 2014. In aumento le fonti di
produzione fotovoltaica (+13,0%),
termoelettrica (+8,3%) e
geotermica (+4,5%). In calo, invece, le fonti di
produzione idrica (-24,9%, dopo il record storico del 2014) ed
eolica (-3,3%), prevalentemente a causa delle differenti condizioni atmosferiche registrate nel 2015. Nel 2015, infine, è stato raggiunto il nuovo record assoluto dei consumi elettrici in Italia: alle ore 16 di martedì 21 luglio, Terna ha registrato un valore di picco pari a 59.353 MW (+15,1% rispetto alla richiesta massima del 2014). I dati ufficiali di
Terna “evidenziano un dato allarmante, in netta controtendenza rispetto a quanto accade in Europa e nel resto del mondo: lo scorso anno si è registrata in Italia una diminuzione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili” è il grido d’allarme delle principali associazioni di categoria presenti nel Coordinamento Free. Il Coordinamento ritiene necessario “definire obiettivi coraggiosi al
2030 e al
2050, ma anche e soprattutto completare il quadro nel quale gli investimenti si possano fare”.