La Turchia continua ad essere uno dei bersagli dell’ISIS. Stando a un report elaborato dai servizi segreti turchi, lo Stato Islamico avrebbe in progetto di avvelenare le fonti idriche del paese della Mezzaluna. Il rapporto confidenziale di cui il vicegovernatore di Istanbul Nurullah Naci Kalkancı è venuto a conoscenza il 15 gennaio scorso, è stato svelato dai media turchi. Al momento non vi è ancora nulla di certo in proposito e si tratta soltanto di una voce, tuttavia il rapporto elaborato dall’intelligence locale come detto, è stato posto all’attenzione del vicegovernatore di Instanbul. Stando sempre all’intelligence turca, lo Stato Islamico avrebbe già realizzato degli attacchi con delle armi chimiche e batteriologiche in Iraq e Siria. Nello specifico l’obiettivo dei terroristi sarebbe quello di diffondere una serie di batteri, in particolare quelli che causano la tularemia, ovvero la “febbre dei conigli” difficile da differenziare rispetto ad altre febbri in quanto produce sintomi simili. I servizi segreti turchi in ogni caso si dicono in grado di fronteggiare queste nuove minacce provenienti dall’ISIS.
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