Emergono nuovi particolari relativi alla
Banca Etruria, uno dei quattro istituti di credito che ha beneficiato della del salvataggio operato dal decreto governativo. In pratica
Federconsumatori ha messo in evidenza che i funzionari della banca pur di far sottoscrivere ai propri clienti le
obbligazioni subordinate arrivavano a taroccare i loro titoli di studio. Quando una banca vende
prodotti finanziari ad alto rischio è obbligata a far compilare ai clienti il Mifid, che è un questionario che serve ad accertarae la comprensione del rischio da prte di chi sottoscrive questi prodotti. Ora da Federconsumatori è emerso che una signora di 90 anni che non è andata oltre la terza elementare, nel questionario MIfid che le ha permesso di investire 40mila euro in subordinate risulta invece avere un diploma superiore. Ed ancora un operaio edile di 47 annio che ha sottoscritto obbligazioni ad alto rischio per 20mila euro ha visto magicamente trasformarsi la sua licenza media in diploma di scuola superiore. Ed infine un uomo di 42 anni che non ha mai varcato un’aula univesitaria risulta laureato.
Insomma dei 1300 piccoli investitori che in questi giorni si sono rivolti a FEderconsumatori a cui hanno portato la documentazione di Banca Etruria, è emerso che nella quasi totalità il Mifid è stato compilato dai funzioanari con dati che non corrispondono aquelli reali. Come a dire oltre il dannio anche la befa.
