Il caso di cui ci accingiamo a parlarvi è accaduto in Spagna dove un bambino di 11 mesi è stato nutrito con latte di mandorla in polvere carente di vitamina C, fondamentale per i neonati. Ora questa alimentazione gravemente carente ha portato il neonato a sviluppare una forma di scorbuto, malattia che credevamo ormai relegata a tempi passati. Nello specifico il piccolo è stao alimentato con latte di mandorla dai 2 agli 11 mesi. I neonati abbisognano di circa 50-60 mg al giorno di vitamina C contenuta nel latte materno o in quello in polvere, nella frutta e nella verdura. Il neonato si mostrava iritabile, perdeva peso a vista d’occhio e piangeva se qualcuno gli toccava le gambe. A 10 mesi ancora non camminava a causa di una perdita del tessuto osseo come hanno rilevato gli esami a cui è stato sottoposto, ed inoltre aveva anche alcune fratture del femore. La madre ha riferito che il neonato è stato alimentato con latte di mucca in polvere fino a 2 mesi ma poi ha sviluppato una reazione cutanea per cui il pediatra ha consigliato di cambiare la dieta. L’unico alimento che non gli causava reazioni era proprio il latte o la farina di mandorla. Dopo che gli è stata fatta la diagnosi, al bimbo sono stati somministrati integratori orali di vitaminae C e D ed inoltre la sua alimentazione comprendeva carne, cereali, frutta e verdura. Grazie agli integratori e a questo nuovo regime dietetico i livelli di vitamina C sono tornati nella norma e il bambino ha ripreso a camminare.
I ricercatori dell’Ospedale Universitario La Fe y Politecnico di Valencia hanno sottolineato che questo caso di scorbuto è derivato dalla dieta impropria in quanto l’allattamento in latte o in polvere non può essere sostituito da bevande a base di piante.
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