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Clima, l’inquinamento ha posticipato di 100.000 anni la prossima era glaciale

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Antartide buco dell'ozono
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Scioglimento ghiacci Antartide

In questi ultimi decenni gli effetti del surriscaldamento sul pianeta Terra a causa dell’aumento degli agenti inquinanti derivanti dalle attività antopiche hanno raggiunto effetti sempre maggiori. Eppure stando allo studio “Critical insolation–CO2 relation for diagnosing past and future glacial inception” che è stato pubblicato sulla rivista Nature, il riscaldamento globale prodotto dall’uomo non sarebbe negativo in senso assoluto anzi avrebbe in pratica salvato il Pianeta dall’inizio di un’altra era glaciale. Questo perché grazie all’incremento progressivo delle attività umane a partire dalla rivoluzione industriale nel 1600, una nuova era glaciale è stata rimandata in pratica di 100mila anni. In pratica per gli esperti anche senza ulteriore immissione di anidride carbonica nell’atmosfera non si avrà una glaciazione prima di 50mila anni. Gli esperti spiegano che i periodi glaciali hanno una durata di circa 100mila anni, mentre i periodi interglaciali, in cui i ghiacciai si ritirano, durano tra i 10mila e i 15mila anni. Gli esperti affermano: “E’ come se stessimo saltando un intero ciclo glaciale, il che è senza precedenti”. Ed ancora. “Come nessun’altra forza sul pianeta, le glaciazioni hanno dato forma all’ambiente, ma oggi è l’umanità con le sue emissioni che determina il futuro della Terra. Siamo entrati in una nuova era, e nell’Antropocene è l’umanità stessa ad essere una forza geologica. Potrebbe inaugurarsi una nova epoca, soprannominabile deglaciale“.

 

Insomma assistiamo a un curioso paradosso: a salvare la Terra potrebbe essere proprio l’uomo che ha contribuito più di ogni altra specie vivente ad inquinarlo in tutti questi millenni.

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