Dopo l’incontro del
12 gennaio scorso presso il
Ministero dello Sviluppo Economico, sulle prospettive future dello stabilimento petrolchimico
Eni-Versalis, i sindacati confederali e di categoria, hanno indetto uno sciopero il
20 gennaio 2016 della durata di
otto ore. Delicata la questione dello stabilimento, fanno sapere i referenti sindacali. La scelta di Eni di vendere il gruppo della chimica, Versalis,
“è pericolosa per il Paese”, ha affermato la leader Cgil,
Susanna Camusso, che ha spiegato all’Ansa:
“Potremmo interpretarla come la volontà di mettere un qualche paletto in più rispetto a quelli dell’Eni”. Dal canto suo il ministro, Federica Guidi (Sviluppo Economico), preso atto delle posizioni espresse dai sindacati, ha ritenuto utile aggiornare l’incontro nelle prossime settimane, dichiarando che la presenza del Governo al tavolo sarà una presenza attiva, considerata la strategicità di un settore su cui il paese non può non tener conto, se vuole continuare a dare slancio alla ripresa economica.
Lo stabilimento della società Versalis e il relativo polo della chimica è da tempo oggetto di valutazione della oil company italiana (Eni) nell’ambito del piano di riorganizzazione delle attività, ma aveva destato molte perplessità anche a livello politico, per la necessità di salvaguardare un’industria così importante per l’Italia.