Non saranno messe in vendita le quote
Saipem da parte di
Eni. Ad annunciarlo è
Claudio Descalzi.
“I prezzi di mercato attuali – dice l’amministratore delegato di Eni –
non lo consentono”. Il Gruppo, quindi, non ha alcuna intenzione di mettere in vendita quote Saipem ancora in suo possesso, anche se aveva ceduto al Fondo strategico italiano, nello scorso ottobre, il 12,5% per
463 milioni di euro complessivi. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, quindi, è arrivata la precisazione: osservatori internazionali avevano, infatti, parlato di un coinvolgimento di Saipem nel raddoppio del
Nord Stream, il gasdotto che porterà gas russo attraverso
il Baltico, approdando in
Germania e che è sotto la lente della
Commissione europea. “Voci di corridoio” avevano ipotizzato un ingresso della russa
Rosneft nel capitale di Saipem e di Eni nel capitale di Nord Stream 2 in cui al momento ci sono oltre a Gazprom al 51%, le tedesche Basf/ Wintershall, E.On Rurhgas, l’austriaca Omv, l’olandese Shell e la francese Engie.
L’ipotesi era stata avvalorata dalle parole pronunciate dal numero uno di Rosneft, in occasione del forum Eurasiatico di Verona: “Siamo in contatto con Eni – aveva detto – anche se la possibilità di una partecipazione di Saipem nei nostri progetti deve essere definita anche con quest’ultima”. Le sue parole al momento, però, non sembrano aver trovato riscontro in Eni.