Non si placa l’allerta terrorismo nel mondo. Anche negli
Usa, dopo i drammatici fatti di
Parigi, l’attenzione delle forze speciali di polizia e nuclei antiterrorismo è al massimo. In particolar modo a
Huston, in Texas e
Sacramento (California), due uomini palestinesi nati in Iraq e arrivati come rifugiati negli Stati Uniti sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine federale. I due casi, secondo le autorità, non sono legati anche se la notizia degli arresti è stata diffusa quasi contestualmente. A finire in manette a Houston,
Omar Faraj Saeed Al-Hardan (24 anni) con le accuse di aver tentato di fornire materiale di supporto all’Isis, di aver tentato di ottenere illegalmente la cittadinanza americana e per falsa testimonianza. Era entrato negli Usa come rifugiato dall’Iraq nel 2009. L’uomo residente a Sacramento è accusato di falsa testimonianza e di coinvolgimento nel terrorismo internazionale. L’altro arrestato
Aws Mohammed Younis Al-Jayab 23enne arrivato in Usa come rifugiato siriano nel 2012. Secondo quanto dichiarato dal rappresentante legale Usa del distretto della California orientale, Benjamin Wagner, “Al-Jayab ha rappresentato una minaccia ma non ci sono indicazioni che pianificasse attentati terroristici”.
Per questo motivo le autorità dei due stati americani hanno chiesto di bloccare l’entrata negli Usa di rifugiati provenienti da paesi controllati dai terroristi.
