Recenti studi avevano esaltato il vino rosso come un toccasana per la nostra salute, consumato ovviamente in modo limitato. Una ricerca aveva sottolineato come il vino rosso aiutasse a dimagrire se preso nelle giuste dosi; un’altra invece lodava il vino rosso come un valido alleato per i malati di diabete di tipo 2. Bisogna invece dimenticare tutto, secondo quanto riferiscono alcuni ricercatori inglesi. In modo particolare, a puntare l’indice contro il vino rosso, il nettare degli dei, è Sally Davies, Chief Medical Officer inglese che ha stilato un lungo report, la cui data d’inizio risale al 2012, in cui evidenzia tutti gli aspetti negativi di una delle bevande più amate in Italia ma anche nel resto del mondo. La Davies respinge con forza l’idea che il vino sia un ottimo alleato contro il cancro, le malattie cardiovascolari e la demenza. Anzi, sostiene la Davies, il vino rosso può invece essere la causa di alcuni tumori, o quantomeno aumentarne il rischio anche se preso a piccole dosi.
Secondo le stime delle autorità sanitarie per un uomo il consumo medio di alcolici dovrebbe aggirarsi sulle 3-4 unità di alcolici al giorno, per una donna su 1-3 unità. Secondo le nuove linee guida invece non ci sono più differenze in base al genere, ma bisognerà astenersi dal bere alcolici almeno un paio di giorni a settimana per permettere al fegato di rigenerarsi e ripulirsi.
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