L’aria viziata negli uffici diminuisce la qualità delle prestazioni lavorative. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’Università di Harvard e Syracuse che ha monitorato gli uffici per una settimana. In pratica ciò è dovuto a un eccesso di anidride carbonica che diminuendo l’ossigenazione delll’aria all’interno degli uffici diminuisce le performance cognitive degli impiegati. Il limite considerato accettabile dalla legge è di 5mila ppm (parti per milioni), i limiti previsti dalla legge sono fissati in ogni caso tra un minimo di 1000 e un massimo di 1500. I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver esposto 24 soggetti volontari a condizioni diverse per valutare le loro performance professionali nell’arco di una settimana. Dall’indagine è emerso che le prestazioni professionali dei lavoratori impiegati nella bioedilizia risultavano maggiori del 61% rispetto agli ambienti standard di lavoro e addirittura del 101% negli ambienti più verdi.
La raccomandazione degli studiosi rivolta alle imprese, la cui ricerca è stata pubblicata su Environmental Health Perspectives, è che si impegnino ad assicurare una ventilazione adeguata negli uffici affinchè gli impiegati possano svolgere al meglio e in tutta sicurezza le loro prestazioni lavorative.
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