Facebook ha censurato la foto della sirenetta di Copenaghen, simbolo della città danese, poiché ritenuta troppo “svestita”. La politica del social network vieta infatti foto di seno femminile dove si vedono i capezzoli, a meno che non si tratti di allattamento. E così Mette Gjerskov, politica socialdemocratica danese, si è vista censurare la foto della sirenetta di Copenaghen. Ha commentato così piuttosto indispettita: “Non posso fare pubblicità per il mio blog a causa di questa stupida restrizione. Non avrei mai pensato che il nostro tesoro nazionale potesse essere classificato allo stesso livello di un film a luci rosse”. Eppure la storia dell’arte è ricca di monumenti e quadri con contenuti di nudità. Probabilmente Facebook censurerebbe anche piazza Pretoria a Palermo, detta anche piazza della vergogna poiché le statue hanno esposte in bella mostra le loro “vergogne”. E che dire del David di Michelangelo, che campeggia completamente svestito a Firenze. Dovrebbe essere censurata anche la Venere di Botticelli, che mostra un seno nudo nonostante provi a coprirsi con le mani.
Sarebbe da censurare anche la Venere di Milo, che non ha le braccia ma ha i seni in bella vista. E chissà come si comporterebbe Facebook con il famoso toro di Wall Street, dove toccare i testicoli della statua porta fortuna. L’arte greca e romana, culla dell’occidente e della storia del mondo, sono ricche di nudi artistici. Meno bigottismo e più libertà di pensiero, qualcuno lo dica anche a Mark Zuckerberg.