Il 6 gennaio uscirà un numero speciale di Charlie Hebdo, un anno dopo la strage organizzata da due fanatici islamici nella sede del giornale che provocò la morte di cinque vignettisti: Cabu, Wolinski, Charb, Tignous e Honoré. In ricordo di quella allucinante strage il numero pubblica dei disegni realizzati proprio dai vignettisti deceduti in quell’attacco. Inoltre ci sono tanti altri contributi esterni, come quello della ministra francese della Cultura Fleur Pellerin, di attori, intellettuali e scrittori francesi. Molto forte l’immagine di copertina, realizzata dal nuovo direttore Riss Laurent Sourisseau, ferito nell’assalto di un anno fa e miracolosamente vivo. Si intravede un dio con mani e barba insaguinate, che fugge con un kalashnikov sulle spalle. Sopra la copertina campeggia la scritta: “Un anno dopo l’assassino è ancora in fuga”. Insomma se i terroristi pensavano di mettere in ginocchio il giornale satirico, hanno ottenuto l’effetto contrario, rendendolo ancora più combattivo. Forti e dirette le parole del direttore di Charlie Hebdo: “Le idee degli atei e dei laici sono in grado di spostare le montagne più della fede dei credenti. Non saranno due stronzetti incappucciati a mandare a monte il lavoro di tutta la nostra vita. Non saranno loro a far crepare Charlie. È Charlie che li vedrà crepare”.
Sarà un numero speciale, per questo motivo il numero sarà stampato in un milione di copie e diverse decine di migliaia sono già state prenotate all’estero.
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