Da un
batterio originario dell’
Isola di Pasqua sarebbe possibile ricavare un
antibiotico in grado di curare una malattia rara, ovvero le
malformazioni cavernose cerebrali dette anche angiomi cavernosi. Molto spesso sono asintomatiche ma quando si localizzano nel
cervello posso dar luogo a vari disturbi neurologici, tra cui cefalea, disturbi della vista, dell’udito o del linguaggio, ridotta sensibilità degli arti, epilessia. Alla base di questa questa
malformazione cavernosa cerebrale vi è un malfunzionamento di un meccanismo biologico particolare noto prorio come
autofagia che serve a ripulire le cellule dalle sostanze di scarto. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori del network italiano di ricerca multidisciplinare ‘CCM Italia‘ (
www.ccmitalia.unito.it), nato nel 2011 nel contesto di un progetto finanziato dalla Fondazione Telethon e coordinato dal professor Francesco Retta presso l’Università di Torino.
I ricercatori in pratica hanno scoperto che antibiotico chiamato “Sirolimus” o “Rapamicina” prodotto da un batterio (lo “Streptomyces hygroscopicus“) prelevato da un campione di terreno proveniente dall’Isola di Pasqua (Rapa Nuio, che dà il nome anche all’antibiotico in oggetto) è in grado di ripristinare questo meccanismo biologico fondamentale, riuscendo così a contrastare questa malattia.