L’uso di antidepressivi in gravidanza aumenta il rischio autismo nei figli

Stando a uno studio condotto dall’Università di Montreal, in Canada gli antidepressivi, il cui uso è diventato frequente anche in gravidanza, potrebbero aumentare il rischio di autismo o comunque di spettro autistico nei bambini. L’aumento del rischio di disturbi nello spettro autistico nei bambini derivanti dagli antidepressivi, in particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, riguarderebbe l’uso di questi farmaci durante gli ultimi due trimestri di gravidanza. Gli autori hanno identificato 4.724 bambini (il 3,2%) esposti agli antidepressivi in utero; 4.200 di questi (l’88,9%) durante il primo trimestre e 2.532 (il 53,6%) durante il secondo e/o terzo trimestre. In tutto 31 neonati che sono stati esposti ai farmaci nel secondo e/o terzo trimestre (l’1,2% del totale del periodo) hanno avuto una diagnosi di autismo, e 40 neonati (1%) di quelli esposti durante il primo trimestre di gravidanza. AlLe mamme che hanno assunto farmaci anti-depressivi durante il secondo e/o terzo trimestre è stato associato un aumento dell’87% di sindrome dello spettro autistico, mentre non è stata osservata alcuna associazione tra l’uso di antidepressivi durante il primo trimestre o nell’anno precedente la gravidanza e il rischio di malattia nei bambini. Tuttavia sono stati gli stessi ricercatori a ridimensionare i risultati di questa ricerca, in quanto i dati emersi non tenevano in alcun conto lo stile di vita adottato dalla madre.

 

In sostanza gli autori dello studio hanno concluso che sarebbero necessarie altre ricerche per valutare se esista un rischio di autismo in correlazione con l’uso di farmaci anti-depressivi durante la gravidanza e il loro relativo dosaggio. Lo studio è stato pubblicato su Jama Pediatrics.