Condannato il ginecologo che durante la gravidanza di una coppia nel Padovano, lui italiano e lei di origine ceca, che gli aveva espressamente fatto presente di non volere una bimba affetta da qualche malattia, non aveva prescritto tutti gli esami necessari per accertare la salute della nascitura. Tuttavia il ginecologo sottopose la madre della piccola, che all’epoca aveva soltanto vent’anni, solo al al bi-test, mentre non prescrisse altri esami importanti quali l’amniocentesi, né analisi dei villi corial e soprattutto non informò i genitori su tutti i test esistenti per venire a conoscenza della condizione di salute della nascitura. La bambina è nata con la sindrome di Down e quindi i genitori hanno deciso di denunciare il ginecologo. La causa è stata persa sia in primo grado che in appello, ma la Cassazione ha stabilito che sebbene il medico non aveva l’obbligo di sottoporre a tutti gli esami strumentali, tuttavia aveva il dovere di informare la coppia su tutti gli accertamenti che potevano essere effettuati.
Insomma l’errore da parte del ginecologo in pratica è consistito nell’aver deciso al posto della paziente. Il processo che ora tornerà in Corte d’Appello fisserà molto probabilmente l’entità del risarcimento alla coppia.
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