Sarà effettuato al Johns Hopkins University del Maryland il primo trapianto di pene negli Stati Uniti. A beneficiarne sarà un soldato ventenne reduce dalla guerra in Afghanistan. Ad annunciarlo sono stati gli stessi medici e chirurghi al New York Times. Si tratta di un intervento sperimentale considerando che al mondo si contano soltanto due operazioni di questo tipo: nel 2006 il primo trapianto di questo tipo è stato effettuato in Cina ma non andò per il meglio, mentre quello effettuato in Sudafrica quest’anno è andato a buon fine. D’altronde si tratta di una vera e propria emergenza: tra il 2001 e il 2013 sono circa 1367 i soldati reduci dalla guerra in Afghanistan che hano riportato ferite gravi agli organi genitali compromettendone la funzionalità sia sul piano delle funzioni riproduttive che diquelle urinarie. L’intervento durerà 12 ore e la conditio sine qua non per l’effettuazione dello stesso è che il candidato presenti l’uretra intatta. Andrew Lee, direttore di chirurgia plastica ricostruttiva, così ha dichiarto in proposito: “Penso che siamo tutto d’accordo sulle gravi condizioni dei nostri soldati dopo una missione di guerra, per un giovane di appena 20 anni tornare a casa con la zona pelvica completamente distrutta, è una cosa devastante. I nostri giovani pazienti di sesso maschile preferiscono perdere entrambe le gambe e un braccio di avere una lesione urogenitale, non mi importa chi sei – militari, civili, qualsiasi cosa – si dispone di un infortunio del genere, è più di una semplice lesione fisica“.
I medici della Johns Hopkins hanno ottenuto l’autorizzazione ad effettuare 60 procedure di questo tipo. Il trapiantato dovrà assumere a vita farmaci anti-rigetto ed i genitali che gli saranno trapiantati verranno prelevati da un donatore morto.