Un fungo invisibile dimostratosi resistente a ogni attacco chimico sta mettendo a rischio estinzione le banane, frutto commercializzato in tutto il mondo. Nello specifico sono i frutti della varietà Cavendish a richiare questa estinzione a causa del Fusarium oxysporum (questo il nome del fungo) che potrebbe raggiungere il Sud America dove si concentrano i tre quinti della produzione mondiale. L’allarme è stato lanciato dai ricercatori della Wageningen University la cui ricerca è stata pubblicata sulla rivista Plos Pathogen. Il fungo che si sta diffondendo in Malesia, Cina e Indonesia, metterebbe a rischio anche paesi Paesi del Medio Oriente come Libano, Giordania e dell’Africa, in particolare Mozambico, è particolarmente deleterio e soprattutto agisce in tempi molto rapidi: aggredisce le radici e poi si diffonde in tutta la pianta contagiando anche quelle vicine. La pericolosità di questo fungo deriva oltre che dalla sua resistenza a qualsiasi agente chimico, anche dalla scarsa variabilità genetica delle banane stesse in quanto quelle per il consumo alimentare derivano da ibridazioni. La diffusione del fungo in paesi poveri, dove le banane rappresenano un settore trainante dell’economia, rischia di diventare non soltanto un problema nutrizionale in quanto le banane sono il quarto cibo più consumato dalle popolazioni locali dopo riso, grano e latte, ma anche economico, rischiando così di inescare nuove crisi. Nel nostro paese, i maggiori fornitori di banane sono Ecuador, Colombia e Costarica, nel solo 2014 sono stati importati più di 690 milioni di chili di questo frutto, segnando un aumento dei consumi rispetto all’anno precedente del 7%, stando agli ultimi dati Ista.
In effetti non è la prima volta che la malattia di Panama colpisce le banane: già negli anni 50′ avvenne qualcosa di simile, ma ciclicamente il fungo si ripresenta producendo risultati devastanti.
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