Valentino T., un impiegato romano ha infettato col virus dell’Hiv 6 donne chiedendo loro di avere rapporti non protetti, pur sapendo perfettamente di essere sieropositivo dal 2006 quando fece il test per l’Hiv. All’epoca aveva 22 anni e nessun passato da tossicodipendente, probabilmente a sua volta deve aver contratto il virus dell’Hiv a seguito di un rapporto non protetto. Ciononostante, stando a quanto è stato accertato dai carabinieri, non ha avvertito le donne che frequentava della sua sieropositività contagiandole a loro volta. Le indagini sono partite dalla denuncia di una donna che ha appreso da un amico del suo stato di salute. L’uomo conosceva queste ragazze, tutte tra i 20 e i 30 anni, tramite chat o social network. Le ragazze, stando a quanto hanno detto, sarebbero rimaste ammaliate dalla sua gentilezza e premura. Gli inquirenti temono che le donne contagiate siano di più delle sei accertate finora. Valentino T. in un primo momento ha negato di essere a conoscenza della sua sieropositività, ma poi ha finito coll’ammettere le sue responsabilità. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di lesioni gravissime. Il 1 dicembre si è svolta la giornata mondiale di lotta alla malattia. In questa occasione sono stati resi noti i dati del Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanita’ che pubblica annualmente un fascicolo del Notiziario dell’ISS dedicato all’aggiornamento dei due flussi di sorveglianza: quello delle nuove diagnosi di HIV e quello dei casi di AIDS. Dai dati è emerso anche che i più giovani sapendo che esistono delle cure per l’Hiv pensano che l’Aids sa perfettamente curabile, per cui hanno rapporti a rischio senza le necessarie protezioni.
In realtà l’Hiv può essere curato e tenuto sotto controllo con i farmaci ma al momento non se ne guarisce. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo del 26 novembre scorso.
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